Dove nascono le storie?

Le storie nascono in un giorno qualunque,
Da un ascolto rubato, un inciampo o dal posto finestrino di un treno in ritardo.

Nascono dal rossore delle guance degli altri, da un aquilone, un cassetto o dai pensieri di chi non ha un tetto.

Alcune parlano a bassa voce e aspettano la sera per arrivare.
Altre invece, piombano all’improvviso facendosi largo in mezzo al chiasso della gente.

Bisogna assecondare, le storie.
Occorre lasciarle libere di costruirsi da sole, senza bisogno di forzarne i passaggi, né l’incipit né il finale.

Capita spesso che abbiano bisogno di tempo per evolversi. Settimane, a volte mesi, o perfino anni: serve la pazienza di chi sa aspettare.

Alcune storie si ispirano a fatti di cronaca, altre ad incontri,
che la fantasia arricchisce di dettagli mescolando la verità all’immaginazione.
Non c’è sempre un filo che le unisce. Ciascuna ha un momento preciso in cui appare perfetta pur essendo imperfetta.

A cosa serve dunque lo scrittore?
A trasportare queste idee in un mondo di parole, rifinendo le frasi con la cura di un artigiano ed aggiungendo un po’ della magia del giocoliere.

Torino, Novembre 2021

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